Nuova Ford Focus Wagon VS Opel Astra Sports Tourer - Test Comparativo

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  1. GuidOpel™
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    Nuova Ford Focus Wagon oppure nuova Opel Astra Sports Tourer, chi è la migliore?



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    La grinta non le manca
    Come gli ultimi modelli della casa tedesca, la nuova Ford Focus Wagon ha forme sportive, forse anche troppo per un’auto da famiglia: vistose le prese d’aria nel “muso” (tra l’altro le due ai lati della targa sono finte), evidenti le nervature sul cofano e la “scolpitura” dei parafanghi. La filante coda, che ricorda molto quella della Mondeo, maschera bene i 20 cm in più rispetto alla berlina: sono tutti a favore dei bagagli, mentre i passeggeri stanno come sulla berlina (il passo, ovvero la distanza tra i centri delle ruote anteriori e di quelle posteriori, è identico: 265 cm).



    Ma quanti tasti!
    L’abitacolo della nuova Ford Focus Wagon ha la stessa impostazione di quello della cinque porte: gradevoli le luci a led regolabili in diverse colorazioni, accattivanti la plancia e la consolle centrale con forme moderne (stona solo la leva del freno a mano “classico”: ce ne stava meglio uno elettronico) e un sacco di pulsanti per controllare radio, computer di bordo e navigatore. Quest’ultimo, tra l’altro, ha uno schermo un po’ piccolo (di appena 5 pollici) in confronto a quello di alcune rivali.


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    Povero quinto passeggero
    Il vero limite, però, è l’abitabilità posteriore: discreta per due passeggeri, insufficiente per tre. Stando seduti sui due posti laterali del divano, lo spazio per le gambe varia da 11 a 35 cm (da 17 a 42 con i sedili anteriori alla massima altezza): non male, ma le guide dei sedili anteriori sono molto sporgenti rispetto al pavimento e limitano i movimenti dei piedi. Ingombranti anche il tunnel centrale e il mobiletto tra le poltrone davanti: sono questi che rendono la vita difficile al quinto passeggero (che deve fare i conti anche con la seduta rialzata). Rispetto alla berlina, invece, la nuova Focus Wagon ha un po’ più di spazio per la testa: un paio di centimetri. Passando al baule, invece, ne abbiamo apprezzato la bassa soglia di carico (solo 60 cm da terra) e le forme regolari, che permettono di sfruttare bene i 490 litri di capacità dichiarata (1516 a divano reclinato, caricando fino al soffitto). Qualche appunto, però, va fatto. Anzitutto, per il vecchio modello, più corto di 9 cm, venivano dichiarati valori migliori: da 503 a 1546 litri. Inoltre, per ottenere un piano di carico piatto, prima di reclinare gli schienali (altrimenti questi restano inclinati) occorre ribaltare in avanti le sedute del divano. E così la profondità viene limitata a circa 160 cm, al posto dei 195 sfruttabili lasciando gli schienali non in piano.


    Fa largo uso dell’elettronica
    A proposito di sistemi tecnologici, tra gli optional, la nuova Focus Wagon Titanium ne ha un lungo elenco: si va dal sistema di parcheggio semiautomatico (segnala se c’è sufficiente spazio per posteggiare, e gira il volante mentre il guidatore controlla solo l’acceleratore e il freno), al radar che verifica se si ha vicino un altro veicolo, invisibile perché nell’angolo cieco del retrovisore (chi guida viene avvisato da un led sullo specchietto corrispondente). Il primo è nel pacchetto City Premium (500 euro), l’altro nell’interessante Driver Assistant Pack: costa 1.250 euro ed ha anche il sistema che segnala le uscite involontarie dalla propria corsia (e aiuta a correggerle, sterzando leggermente), oltre alla frenata di emergenza in città, che evita un tamponamento se si viaggia sotto i 30 km/h. Sempre nello stesso pacchetto, l’inedito (almeno per auto di questa categoria) dispositivo che capisce, grazie ai movimenti del volante, se il conducente sta per appisolarsi. E gli dà la “sveglia”…

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    Occhio alle offerte
    La nuova Ford Focus Wagon è già in vendita, e a maggio sono previsti due weekend “porte aperte”: sabato 21 e domenica 22, oltre al fine settimana successivo. Se siete intenzionati a comprarla, tenete presente che la somma da sborsare è inferiore rispetto al prezzo di listino. In particolare per la 1.6 turbo benzina, che viene offerta nella fase iniziale a partire da 18.500 euro, anziché da 20.750. Inoltre, non è difficile ottenere dalle concessionarie ulteriori vantaggi, più in termini di dotazioni che di sconti: per la Titanium, ad esempio, vengono spesso regalati il già citato pacchetto Titanium e il navigatore (valgono ognuno 750 euro). Non dovrebbero negarvi neppure uno sconticino di altri 750 euro, mentre sul prezzo della vernice sono irremovibili: l’unica non a pagamento è il blu, mentre tutte le altre tinte si pagano 250, 500 o 750 euro a seconda che siano pastello, metallizzate o rosso candy (quella dell’auto nelle foto).



    Secondo noi
    PREGI
    > Bagagliaio. Ha una soglia di carico bassa, è ampio e si sfrutta bene grazie alle forme regolari. Resta però il fatto che il modello in via di pensionamento, più corto di 9 cm, faceva di meglio.
    > Tecnologia. Tanti i dispositivi a pagamento d’aiuto al guidatore: dal sistema che evita le uscite involontarie dalla corsia di marcia, a quello che avverte se si rischia di addormentarsi.
    DIFETTI
    > Comfort. Le sospensioni hanno un assetto piuttosto rigido per un’auto da famiglia. E anche le gomme di 215/50 R 17 (optional) dell’auto del test non aiutano a “digerire” le buche.
    > Freno a mano. In un abitacolo così moderno, con tanto di luci a led e schermo del cruscotto a colori, stona parecchio la vistosa leva del freno a mano. Potevano montarne uno elettronico.
    > Tasti. Tra quelli al volante e quelli sulla consolle si rischia di confondersi: sono tanti e il loro utilizzo non è intuitivo. Per usarli senza problemi serve un lungo apprendistato.

    Da AlVolante.it

    CITAZIONE
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    Molto pratica e abbastanza spaziosa
    Moderna, elegante e non priva di un pizzico di sportività, la nuova Opel Astra Sports Tourer appaga pienamente l’occhio. Rispetto alla berlina, presentata poco meno di un anno fa e molto apprezzata (gli ordini in Europa hanno già superato quota 200.000) è diversa già a partire dalle porte posteriori. Ovviamente, però, è la coda a cambiare drasticamente: più massiccia e squadrata, armonizza comunque bene con il muso decisamente filante. Gli elementi più caratteristici sono i grandi fanali orizzontali (che per metà sono sul portellone), il paraurti molto sporgente e il lunotto che si estende in parte sulle fiancate. L’Opel Astra Sports Tourer è quel che si dice un “macchinone”: i suoi 470 cm di lunghezza (18 più della vecchia wagon) sono una misura da categoria superiore. Di conseguenza, è più difficile trovare un posto per parcheggiarla o metterla in garage, e questo senza che la capacità di carico sia migliorata rispetto al passato: ora i valori sono di 500/1550 litri (rispettivamente, col divano in posizione d’uso o reclinato) invece che di 500/1590. Ma sia chiaro: il baule è comunque ampio, e convince per la cura nei particolari, che ne aumentano la praticità e la facilità di utilizzo. Citiamo a esempio le comode levette vicino al portellone per reclinare gli schienali; il tendalino che risale con un semplice tocco, per facilitare l’accesso; le sedute asportabili (il sistema è realizzato con cura) per sfruttare anche l’ultimo centimetro disponibile; le due maniglie di chiusura del portellone (a destra e a sinistra) in modo da poter usare quella che viene più comoda. Senza dimenticare le finiture curate, la forma regolare e la presenza di un sottofondo di capacità non trascurabile: 73 litri.


    Un bell’ambientino, e qualche inutile complicazione
    L’abitacolo è quello della berlina, con qualche lieve vantaggio per i passeggeri posteriori: la forma delle porte e del tetto (più alti) danno qualche centimetro di aria supplementare per le teste, quando si entra e quando si sta seduti. Ma la sostanza non cambia: l’Astra offre quattro posti ampi, mentre quello centrale posteriore è da considerare di emergenza, per lo spazio risicato e la scomoda forma del divano. Il posto di guida è ben impostato e ampiamente personalizzabile, e alla sensazione di benessere a bordo contribuiscono l’eleganza della plancia, le cui forme “proseguono” senza interruzioni sui pannelli delle porte (dando l’impressione di avvolgere gli occupanti) e l’uso opportunamente dosato di inserti in plastica “cromata” e color alluminio, che ravvivano l’ambiente. Una bella mano la danno anche il cruscotto con quattro strumenti tondi e la consolle, ricca di comandi. Che sono fin troppi, a dire il vero: per lo meno all’inizio, è impossibile trovare alla prima occhiata quello che serve. Anche il navigatore (a partire da 850 euro), che pure ha uno schermo grande (7 pollici) e funziona come si deve, non è dei più facili da usare. Apprezzabile, infine, il numero e la capacità dei portaoggetti, anche se manca un vano climatizzato.

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    Dotazione onorevole e prezzo interessante
    Tra le wagon della sua categoria, la Opel Astra Sports Tourer ha un prezzo tutt’altro che esagerato in rapporto alla dotazione, soprattutto se si considera che è una vettura appena arrivata, pratica e con un comportamento stradale convincente. Tra gli accessori inclusi nel prezzo, oltre a quelli già citati, la Cosmo S ha il “clima” automatico bizona, la radio cd/mp3 con presa Aux (quella Usb, però, costa ben 250 euro, e il Bluetooth altri 350), il freno di stazionamento elettrico e i retrovisori sbrinabili e ripiegabili elettricamente. Particolarmente interessanti, tra gli optional, i fari bixeno con controllo automatico della forma del fascio luminoso in base al tipo di strada e al traffico (1.200 euro) e l’Opel Eye, che “legge” e riporta sul cruscotto i segnali dei limiti di velocità e di divieto di sorpasso (500 euro, incluso l’avviso in caso di cambio involontario di corsia). Meno “tecnologici”, ma senz’altro consigliabili date le dimensioni abbondanti dell’auto e dalla visibilità non eccezionale verso la coda, i sensori di parcheggio. Davanti e dietro, costano 500 euro.


    Secondo noi
    PREGI
    > Interni. Eleganti e ben fatti, non mancano di praticità. Molto ben studiato il bagagliaio
    > Tenuta di strada. Oltre che stare ben attaccata al terreno, l’Astra offre una guida appagante grazie alle buone qualità dello sterzo.
    DIFETTI
    > Lunghezza. Quattro metri e settanta centimetri sono tanti per la categoria. Manovre e parcheggi sono più difficili della media.
    > Visibilità anteriore. I montanti del parabrezza sono molto spessi e inclinati; quello sinistro disturba parecchio la visuale nelle curve strette.

    Da AlVolante.it

     
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  2. jackdaniel90
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    quale sia la migliore non lo so, ma io preferisco la opel
     
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  3. [Giancarlo]
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    Gl'interni dell'Astra sono sicuramenre superiori, così come la capienza del bagagliaio.
    Anche esteriormente l'Astra è migliore, ha una linea molto più pulita.
    Dovendo scegliere non ci penserei due volte.
     
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  4. al be
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    ho avuto una focus sw 90 cv gran bella macchina tante soddisfazioni e tanti km . Ora sono possesore di un'Astra sport tourer 1.7 110 cv elective è bella dalla line a filante ma il motore non mi convince molto a volte lo sento fiacco e rumoroso non ha lo scatto che mi aspettavo .Ho percorso solo 12000 km mi hanno ed ho notato i consumi un po alti mi hanno effettuato gli aggiornamenti sulla centralina.Mi è stato riferito di verificare come va e di riferire in concessionaria. Comunque rispetto alla nuova focus a me piace tanto di più la vedo più filante e sportiva nella linea.
     
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  5. dssssssss
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    Ciao al be! Benvenuto sul forum! Presentati nell'apposita sezione se vuoi.

    Avevi il 1.8 TDDi da 90cv? Bel motore, ma non era common-rail e inoltre è un po' rumoroso. Per quanto riguarda l'astra, concordo con te. Un nostro utente ha il 1.4 turbo da 140cv in versione Cosmo e si trova bene. Per quanto riguardo i consumi, forse è ancora presto. Aspetta di percorrere qualche chilometro in più, le parti meccaniche si "slegheranno" e andranno meglio. Il motore non è dei più recenti, di origine Isuzu. Diciamo che ci sono motori più innovativi in quel segmento. Come lo stesso propulsore della Focus, il 1.6 TDCi da 115cv realizzato con PSA, o il nuovo 1.6 da 130cv della Renault.
     
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  6. al be
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    salve, vorrei sapere perchè i consumi effettivi della mia astra sono così diversi da quanto dichiarato dalla casa (circa 22) mi rendo perfettamente conto che vengono provati in condizioni ottimali però io a fatica riesco a fare i 14, inoltre posseggo una panda 1.3 multijet e quella effettivamente si avvicina tantissimo a quanto dichiarato dalla casa. cosa mi suggerite ?
     
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5 replies since 14/5/2011, 17:36   5986 views
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